Kali, la Dea oscura che riflette la nostra parte ombra

Kali è una delle dee induiste più conosciute e venerate. Oscura Signora, Regina della vita e della morte, Kali è una manifestazione della Divina Madre e rappresenta il principio femminile nella sua fierezza e nella sua forza, ed è una delle Dee che da sempre  affascina di più, per le sue complesse sfaccettature.

Chi è Kali? Il mito

Tanti sono i miti su Kali. Secondo uno di questi, sarebbe stata creata da Durga, Dea dell’Universo, in un momento di profonda ira perché nella furiosa battaglia tra Dee e Demoni la Dea non riesce a sconfiggere il più terrificante, Raktabija, che vuole distruggere la Terra. Durga la invoca e Kali fuoriesce dalla sua fronte: è scura e nuda, i suoi capelli sono lunghi e spettinati. Mostra minacciosa la sua lunga lingua rossa, ha quattro o più braccia, tre occhi, una spada in una mano e una testa mozzata in un’altra. Kali ha un aspetto terrificante, ma è anche intenzionata a combattere il male e la distruzione, uscendone vittoriosa. Uccide Raktabija, si fa quindi una collana di teschi di demoni e una gonna di braccia demoniache e inizia una danza feroce e fiera contro i demoni che avevano minacciato l’equilibrio dell’universo, un rituale selvaggio per la vittoria contro le forze del male.

Il potere di Kali

Kali è una grande e potente dea nera della Terra, capace di una terribile distruzione e rappresenta la forma più potente delle forze femminilima non è cattiva. Le energie distruttive di Kali, al più alto livello, sono viste come un veicolo di salvezza e trasformazione finale.

Kali e il tempo

Il nome Kali deriva dalla parola “kala”, o tempo. Kali è la divinità centrale del Tempo. È il potere del tempo che divora tutto. Ha creato il mondo e lo distrugge perché lei è oltre il tempo e lo spazio. Dopo la distruzione dell’Universo, alla fine del grande ciclo, raccoglie i semi della creazione successiva. Distrugge il finito per rivelare l’Infinito.

Kali e il nero

Kali è nera, del colore della notte più buia, un nero bluastro, intenso. Come il Vuoto senza limiti, Kali ha ingoiato tutto senza lasciare traccia. Questa Dea Nera è la morte, uno stato di inconcepibile di oscurità che trascende le parole e la mente. Nella sua oscurità risiede però anche lo splendore abbagliante dell’illuminazione. Il nero di Kali simboleggia la sua natura onnicomprensiva e globale, perché il nero è il colore in cui tutti i colori si fondono; il nero li assorbe e li dissolve. Kali è la potente dea indù che si occupa dell’oscurità, della morte e della rigenerazione, manifestazione di un potere che è feroce, potente e primordiale. Lei porta vita e morte. È anche rigenerazione e rinascita.

Kali la Madre Universale

Kali è la Madre Universale. Si ritiene che lei vaghi nell’oscurità con noi e per noi, per ingoiare i nostri peccati e le preoccupazioni. Ci mostra come trasformare radicalmente le nostre vite  se abbracciamo la nostra stessa oscurità, piuttosto che temerla e fuggire da ciò che ci perseguita.  La decapitazione degli umani è un  simbolo, la lacerazione che scaccia via il male e l’oscurità, la recisione dell’ego umano e di tutti i problemi che causa. Kali Mangia il dolore, ingoia la disperazione e le ombre segrete delle nostre vite, per rigenerarci.

Kali e le forze negative

Kali è una dea che agisce in modo violento, raccapricciante e temibile, uccidendo come sua principale funzione, ma non è cattiva. È una rappresentazione delle forze negative nell’universo. Eppure anche allora, è una forma manifesta di divinità, una parte del tutto divino. Kali in un aspetto è ancora la madre di tutti. Per questo è una dea terribile e temibile, ma che deve essere accettata e amata perché si occupa degli aspetti orribili della vita a cui la maggior parte delle persone non penserà. Incarnando orrore, rabbia, furia irremovibile e caos, Kali è adorata come una dea e non scambiato per un demone.

Kali e la Diversità infinita

Kali è il quadro completo del potere universale. Lei è la madre, la benigna; e madre, la terribile. Crea e nutre e abilmente distrugge. Con la sua magia vediamo il bene e il male, ma in realtà non è nessuno dei due, perché rappresenta sia gli aspetti creativi che distruttivi della natura, e come tale è una dea che dà sia la vita che la morte. In breve, è la potenza di Dio in tutti i suoi aspetti.

La complessità di questo archetipo mi ha spinto a creare “Il Respiro di Kali, la trasformazione dell’ombra” uncorso di una giornata per risvegliare, imparare a riconoscere e trasformare le energie di Kali che sono dentro di noi. In questo workshop, andiamo a rivivere l’archetipo di Kali, attraverso la stimolazione e l’esplorazione sensoriale, la danza, la drammatizzazione, l’espressione verbale e non verbale. Attraverso alcune tecniche ed esercizi come la pittura, la danza, il rebirthing, la meditazione, le corde di cocco, andremo ad ascoltare la nostra parte ombra, a canalizzarla, riviverla: trasformeremo dolore in piacere, ci libereremo da schemi e antichi pensieri limitanti, esprimeremo desideri, e sperimenteremo con i sensi. 

Il prossimo workshop si terrà a Trieste il prossimo  3 ottobre presso il mio studio Rope Essence. Se prenoti entro il 18 settembre avrai un prezzo speciale.

Cosa aspetti?

Contattami per info: ishara.gabri@gmail.com

 

 

 

Come sopravvivere in questi tempi strani? Con il respiro!

In questi tempi strani, dove la paura sta dilagando, dove non solo i rapporti ed i contatti umani vengono sconsigliati, sterilizzati e resi al minimo, un’altra paura s’insinua: la paura della solitudine e dell’ignoto.

Non siamo abituati a stare da soli con noi stessi, in silenzio, ad abbandonare le nostre abitudini e le abitudini sociali.

Dedichiamo tempo a noi stessi ed in noi stessi

Questo può spaventare, ma può anche essere un’opportunità. Abbiamo del tempo e dello spazio vuoto, senza poterlo riempire con il mondo esterno e, se spegniamo la TV per un po’ potremmo veramente dedicare un po’ di tempo a noi stessi ed in noi stessi.

Potremmo soffermarci su questi momenti, approfittando per connetterci con ciò che ci sta intorno e che possiamo sperimentare con i nostri sensi: il sapore di un frutto, il silenzio, l’osservazione dei nostri pensieri.

E quando ci laviamo le mani, non facciamolo con paura o timore, ma anche qui ascoltando la sensazione delicata del tepore dell’acqua calda, la consistenza del sapone che usiamo. Creiamo in questi gesti una consapevolezza che poteva esserci preclusa in quanto presi dalla fretta e da mille altri pensieri.

Esploriamo nuove possibilità 

Potremmo occuparci di qualcosa che da tempo trascuravamo, immergerci in uno spazio di solitudine che significa compagnia di sé stessi.

Il primo modo per poter entrare con serenità nella compagnia di sé stessi è riprendere contatto con il proprio respiro. Accorgerci che stiamo respirando e di come stiamo respirando.

Questo virus, che colpisce proprio le vie aeree e dunque in qualche modo questo canale privilegiato che abbiamo, non crea solo separazione, ma ci riporta ad osservare come stiamo respirando. Tutti stiamo ponendo maggiore attenzione al nostro respiro, se stiamo tossendo, quanto spesso, o se il nostro respiro è pesante o leggero,  non è vero?

Ora, senza angoscia, ascoltiamo il suono o il movimento interno del respiro, senza giudicarlo, ogni passo, ogni momento ha un suo respiro, ogni emozione.

Utilizziamo ciò che abbiamo adesso, ciò che ci viene offerto in questi giorni come un’offerta, non come qualcosa che ci viene tolto.

Torniamo all’essenziale: il respiro

Possiamo fare insieme in questo periodo questo percorso: ho deciso infatti di mettermi a disposizione con   Respiro in rete un gruppo di respiro gratuito  in cui insieme, attraverso il respiro, potremo trasformare le nostre paure, trovare uno spazio di quiete, scoprire nuove parti di noi di noi stessi, personalmente e collettivamente.
Attraverso il respiro rafforzeremo inoltre il nostro sistema immunitario ed il nostro organismo.

Cosa accadrebbe se tutti, invece della paura, vivessimo con maggiore consapevolezza  in queste settimane? Non sarebbe un modo fantastico di riappropriarci di noi stessi? Dei nostri ritmi, del nostro respiro, dei nostro benessere, per poi tornare di nuovo tutti insieme ad un nuovo livello di equilibrio, una volta che la situazione si sarà placata?

Il mio augurio è che noi tutti viviamo con una maggiore serenità gli spazi ed i silenzi che sono solo di apparente separazione.

Perché più siamo in contatto con noi stessi, più siamo uniti al mondo intero.

Rope Essence, La scuola di Bondage e Shibari a Trieste

Rope Essence  è  la Scuola di Bondage e Shibari di Ishara Gabri a Trieste.

La Scuola Rope Essence è uno spazio  dove imparare a conoscere e sperimentare le principali tecniche  del Bondage e dello Shibari:
  • Imparerai ad utilizzare le corde,   uno strumento attraverso il quale puoi sia ricevere  che  donare  emozioni.
  • Potrai imparare a legare il tuo/la tua partner o se vuoi potrai essere legato/a e sperimentare cosa si prova.
  • Imparerai  a usare il respiro consapevole per una migliore connessione e per gestire e condividere le emozioni intense.
  • La lezione è adatta a diversi livelli, rivolta sia a chi comincia sia a chi intende approfondire la propria tecnica.
  • La lezione è in italiano ed in inglese per gli allievi non italiani
Nel mio personale approccio al bondage ho inserito la tecnica del respiro consapevole, per ottenere un’esperienza corporea ed emotiva più intensa ed articolata ed ho creato il RopeBreath, che unisce Bondage Breathwork (lavoro con il respiro)
Il corso è sviluppato su differenti livelli,  ogni corso è composto da 6 lezioni, una al mese ( si possono recuperare fino a due lezioni, se le date non fossero compatibili)
Le lezioni si terranno la seconda domenica del mese, sono  articolate in due moduli, l’intera lezione ha una durata di 4 ore.
Per chi non potesse  partecipare la domenica o per chi desidera avanzare ed approfondire la tecnica, è possibile frequentare lezioni individuali.

MODULO 1) RopeBreath: connessione, respirazione circolare e uso di una corda

La lezione è basata sulla connessione e sulla respirazione circolare consapevole, l’esplorazione e la gestione delle emozioni e l’utilizzo di una sola corda  (Ippon Nawa). durata: un’ore e mezzo.

MODULO 2) ROPE ESSENCE – lezione base ed avanzata

  • parte introduttiva sulla sicurezza .
  • Lezione pratica adatta a diversi livelli, da chi vuol apprendere le legature base dello shibari, a chi ha già dimestichezza con le corde e sa già sospendere. Durata: due ore e mezzo.
E’ possibile partecipare anche senza avere una persona da legare (bunny), comunicandolo al momento dell’iscrizione.
Chi non possiede corde personali può acquistare quelle in vendita presso lo IEStudio.
 
LINGUA: La lezione è in italiano ed in inglese per gli allievi non italiani
DOVE:  IEStudio, via di Cologna, Trieste
 
QUANDO: Una volta al mese la domenica per conoscere le date scrivi una email.
INFO e PRENOTAZIONI:
LA PARTECIPAZIONE ALLE LEZIONI VA PRENOTATA IN ANTICIPO.
Contattami per qualsiasi dubbio, curiosità o per conoscere i costi a:

ishara.gabri@gmail.com

Vuoi organizzare un corso o una lezione nella tua città? contattami per i dettagli.

 

Inizio Global Inspiration Conference in California

In questo luogo caldo ma accogliente anche il deserto respira.
Sto partecipando a tanti workshop bellissimi e sono ispirata da tante persone presenti qui da tutto il mondo, non ultimi i nativi americani con i loro rituali e tamburi: ho danzati nella notte, ho trovato e suonato i ritmi del mio cuore.
Il mio workshop di RopeBreath e’ anticipato a domani. Sono super emozionata!

Joshua Tree Retreat Center
Joshua Tree Retreat Center

Che cos’è il Rebirthing

(prima parte)
Che cos’è il Respiro Consapevole ed il Breathwork  – Prima parte Negli anni ’60 un americano, Leonard Orr, riscopre una tecnica di respirazione, conosciuta e praticata dallo yoga, in India, più di 5000 anni fa, e la chiama “Rebirthing”
La tecnica è molto semplice ma praticata correttamente porta ad uno stato di coscienza che mette in contatto i vari sistemi di cui siamo composti (fisico, emozionale, mentale, spirituale).

Affiorano dall’inconscio sensazioni, emozioni, schemi di pensiero, che sono stati incamerati fin dalla nascita, e che hanno condizionato il modo di sentire, vivere, rapportarsi al mondo e agli altri. La maggior parte di questi sono schemi di condizionamento dovuti a traumi o indotti dalla società. 

I blocchi che vengono creati, all’interno del nostro sistema, non sono consapevoli e sono molto limitanti. Vengono sciolti e liberati attraverso questa tecnica di respirazione, che proprio per questo è stata anche  chiamata ” rinascita”. 

Le sensazioni che si possono avvertire, durante una sessione,  possono essere dunque molto intense, ma anche delicate e sicuramente  con effetti potenti e concreti nella vita quotidiana e nella percezione di se stessi.  L’energia che viene  liberata è connessa all’energia vitale alla fonte primaria di forza, erotismo, potere, potenzialità e spiritualità che tutti possediamo, e a cui possiamo attingere.

GLOBAL INSPIRATION CONFERENCE (GIC)

La Global Inspiration Conference (GIC) è un evento annuale di una settimana organizzato dall’International Breathwork Foundation (IBF) per riunire una comunità mondiale di operatori del respiro e coloro che sono interessati al potere trasformante del respiro.
Benvenuto in GIC 2019 Joshua Tree, California. Unisciti a noi per sperimentare la sacra immobilità del deserto e il potere del respiro. 
Vi offriamo un’opportunità di trasformazione: una rinascita, un’integrazione; una possibilità di immergersi profondamente nel silenzio dentro di te per realizzare un cambiamento vero e duraturo.Se ti senti attratto e ispirato, fai un respiro profondo e diventa parte di questo viaggio spirituale. Unitevi a noi e alla nostra comunità globale di spiriti affini per ciò che promette di essere una profonda esperienza di respiro sacro.http://gic2019.com/